L’UETR, insieme ad altre organizzazioni europee legate al settore trasporti, ha inviato una dichiarazione ai vertici europei (tra cui la presidente della Commissione europea Von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Louis Michel e il Commissario europeo al Mercato interno T.Breton), in cui richiede l’adozione urgente di misure armonizzate per fronteggiare la perdurante emergenza da Covid-19.
In vista del prossimo Consiglio europeo, l’unione delle associazioni europee dell’autotrasporto ha espresso la necessità di affrontare una possibile seconda ondata di Covid-19 o future pandemie evitando chiusure frammentarie delle frontiere sulla base di criteri differenziati.
Con piena consapevolezza dell’utilità delle misure mirate al contenimento del contagio, gli scriventi ritengono che l’attuale incertezza su un’ulteriore ondata di infezioni necessiti di un nuovo intervento da parte dell’Ue.
“All’inizio della pandemia, abbiamo visto prodotti e fornitori di servizi essenziali bloccati laddove i confini erano quasi completamente chiusi o le persone che fornivano questi servizi erano soggette a restrizioni irragionevoli. – si legge nella lettera – L’Ue si è mossa rapidamente per revocare la maggior parte di queste restrizioni, ma siamo preoccupati di garantire che in qualsiasi nuova grande ondata di infezioni venga adottato lo stesso approccio basato su regole comuni e che le catene di approvvigionamento siano assicurate in modo responsabile e appropriato”.
Per non bloccare il flusso delle merci e degli operatori che ogni giorno lo garantiscono, l’UETR ritiene quindi necessario concordare rapidamente procedure e tempistiche comuni per avvisare i cittadini dei cambiamenti nei Paesi da e verso i quali è necessario limitare i viaggi e soprattutto di provvedere a criteri armonizzati per l’attivazione di tali restrizioni.